mercoledì 30 gennaio 2008
BELLÍSSIMO LIBRO
Questo libro no n’è un libro che tu guardi in una libreria e ti lo compri, mà funziona con la passaparola. Tutti quelli che lo legge resta con la mano nella bocca inorridito.
Non fa paura, non c’è sangue, non ci sono mostri, ma è orrendo perché alle volte scordiamo quello che succedò, che il “Furia”… (non posso spiegare più).
“El niño con el pijama de rayas” si ha tradutto a trenta lingue. È il romanzo più interessante che ho letto una settimana fa. Io raccomando che lo leggete.
Arantxa
martedì 29 gennaio 2008
Tirant lo Blanc
Il romanzo Tirant lo Blanc incomincia con le avventure del cavaliere eremita Guillem de Varoic che sconfigge i musulmani delle isole Canarie (sic) che avevano occupato la Gran Bretagna. Questa prima parte dell'opera è ispirata nella vita dell’eroe leggendario inglese Guy of Warwick, popolare in Francia e Inghilterra dal secolo XIII al XVII. Poi, Guillem de Varoic riceve la visita di Tirant, che si dirige verso un torneo in occasione delle nozze del re d’Inghilterra e del quale sarà il vincitore assoluto. Istruito dall’eremita nella cavalleria, Tirant parte con i suoi accompagnanti in Francia e più tardi in Sicilia, per liberare Rodi dell’assedio dei turchi. Un naufragio lo porta al Nord d’Africa, dove avrà una serie di avventure: sarà imprigionato e poi evangelizzerà tutti gli infedeli della zona. Poi va a Costantinopoli e libera l'Impero bizantino della minaccia ottomana. Infine, si sposa con la figlia dell’imperatore bizantino, la principessa Carmesina, la quale aveva tentato di sedurre dalla sua arrivata, e viene nominato Cesare dell’Impero. Il matrimonio muore poco dopo: Tirant vittima di una malattia e Carmesina di dolore per la morte del suo amato.
Mi piace tantissimo quest’opera —ispirata in parte nella vita dell’eroe nazionale di Catalogna Rutger von Blum—, giacché posso leggerla nella lingua classica e perché, inoltre, è completissima —sono cinque o sei romanzi differenti dentro dell’opera—, ha un grande erotismo, la descrizione delle battaglie e dei combattimenti è minuziosa —il sangue scola fra le pagine— e spesso ti fa versare le lacrime dalla bellezza dei passaggi che contiene. L’ho letta sette volte, sempre in state, sulla spiaggia sdraiato al sole. Non mi piacciono affatto le versioni moderne del libro e neanche il film recente.
Questo è letteratura… Comunque, me la sono spassata leggendo, prima in francese e poi in catalano, i “libri” di Dan Brown, ma questo è fast-food.
domenica 27 gennaio 2008
Passaparola
- Quale libro (interessante) avete letto ultimamente?
- Di cosa parla?
- Chi l'ha scritto?
- Perché vi è piaciuto?
- Avete degli autori preferiti?
- Avete un genere preferito?
E non dimenticate... "LEGGERE È UN'AVVENTURA DEL PENSIERO!" (VIDEO)
P.S.
Ricordiamo agli autori di mettere SEMPRE sotto ai post l'etichetta con la propria SCUOLA di appartenenza.
sabato 26 gennaio 2008
ABITUDINI ALIMENTARIE
Cosí, gli adolescenti che non conoscono le mode alimentari periodiche volendo della magrezza a tutti i costi, si saltano i pasti e cominciano a sviluppare abitudini alimentari irregolari come l´anoressia e la bulimia.
Per fortuna, durante l´adolescenza i miei genitori hanno considerato importantissimo le buone abitudine alimentari.
Ristorante a Cornellá de Llobregat. “ El Brot de L´All i Oli”. Tel. 93 475 09 52
Alta cucina catalana
Il pane e pomodoro è una delle preparazioni più tipiche della cucina catalana. Consiste in una fetta di pane –tradizionalmente era tostato- bagnata con pomodoro maturo. Ci si aggiunge un filo d’olio d’oliva e sale. A volte si sfrega un aglio sul pane prima di bagnarci il pomodoro.
Era un pasto dei contadini e, tradizionalmente, veniva mangiato con un’aringa sopra. Adesso viene accompagnato con delle salsicce, salame, salame secco, prosciutto, formaggi, acciughe o verdure cotte alle brace.
La base originale del pane e pomodoro erano le fette tostate di pane di campagna. Un tempo, si faceva per fare più commestibile il pane che era rimasto indurito.
Guardate questa mostra d'arte, e buon appetito!
Un ristorante di Lleida dove vi leccherete le dita malgrado non vi facciano pane e pomodoro.
la dieta
L’alimentazione è una questione d’educazione, come quasi tutto. Se ci abituammo a mangiare con quattro regole basiche, dopo non abbiamo bisogno di fare delle diete. D’altra parte, fare delle diete non è buono per niente, quando finisci e torni a mangiare normale, ti recuperi tutti quelli chili che hai perso e di più.
Queste norme sono facili.
Prima da tutto si deve mangiare cinque volte ogni giorno, perché?, perché se il corpo prende l’abitudini di mangiare spesso non fa riservi, perché sa che non avrà bisogno di loro, perché riceverà tutto quello che vorrebbe. D’altro, se si mangia cinque volte ogni giorno, quando vai a mangiare non hai tanta fame e mangi tranquillamente quello che devi.
Dopo, è interessante seguire certe regole. Non si deve mescolare la pasta con la proteina, carne e pesce. Se mangi pasta, solo puoi mangiare la pasta, se si vuole mangiare della proteina, prima devi mangiare della verdura o dell’insalata. Non si deve mangiare mai e poi mai della frutta o un altro dessert dopo pranzo o dopo cena, questo si deve mangiare il mattino o la sera. È importante mangiare bene la mattina, prendere dei cereali, il latte...
Se un giorno mangi diverso, non succede niente, quello che è importante è prendere l’abitudine di mangiare così. Ma se un giorno mangi molto a pranzo, è importante cenare, non se può dire: adesso non ceno. No, questo non va bene.
E se fai così, dopo non hai bisogno di fare tutte quelle diete per dimagrire.
venerdì 25 gennaio 2008
SALVIAMO IL PIACERE DELLA TAVOLA!
1. Tutti i pasti sono importanti, non saltarli mai.
giovedì 24 gennaio 2008
DURANTE IL NATALE
Io pel Natale no penso nella dieta. A casa mia facciamo le pasti abbastanza normale. Non abusiamo troppo perché son molti giorni alla tavola: la notte buona, il giorno di Natale, la veglione di capodanno…
Mia famiglia e io festeggiamo insieme il Natale. Mio zio mi compra tutto quello che mi piace da mangiare. Sempre mi fa una sorpresa gastronomica.
Ho da confessare che non he fatto mai una dieta perché sono una buona mangiatore e mi piace cucinare, ma intento mangiare sano tutto l’anno: pesce, frutta e moltissima verdura. Mio segreto e fare una colazione completa, un po’ di merenda e un pranzo e una cena leggera. Io consiglio fare almeno cinque pasti.
Da bere sempre mi compro acqua e non consumo mai bevande caloriche.
Arantxa
mercoledì 23 gennaio 2008
natale: nessun problema!
Esercizio e dieta equilibrata
martedì 22 gennaio 2008
Cosa mangio?
La verità… questo anno ho fatto il propòsito da mangiare sano, non sono engrassato durante le feste però 34 anni sono molto anni e dobbiamo proteggere il nostro corpo.
Fare una buona colazione, aranciata con toast per esempio, un pranzo ricco (cambiare ogni giorno il menù).
Ristorante a L`Hospitalet de Llobregat per mangiare bene:
Armandos (Rambla Hospitalet).
Buon appetito!
lunedì 21 gennaio 2008
Mangiare bene!!!
Adesso me piace molto mangiare sano, ma fa due anni che io mangio sano. Avanti io mangiavo soltanto quello che me piaceva: niente di pesce, niente di verdure, molti dolci e quasi tutto il cibo fritto. Fa due anni che mi ho reso conto che c'è molto importante mangiare bene (molte amice mi l'hanno detto), ma non sapevo cuccinare. A poco a poco ho imparato.
Adesso cerco di mangiare tutte le settimane delle legumi, molto pesce, diverse verdure e della carne. Inoltre, dopo il pranzo mangio tutti i giorni della frutta: banane, pere, fragole e molti succi di arancia. Questo della frutta è adesso molto importante per me. Io non mangiavo mai della frutta. Adesso ho sostituito i dolci per la frutta, e mi sento bene.
Questo scambio c'è perché adesso ho molto tempo libero e procuro cucinare quasi tutti i giorni. Leggo molte ricette e mi piace facerle.
domenica 20 gennaio 2008
Mangiar sano (?)
W le tagliatelle di nonna Pina!
giovedì 17 gennaio 2008
LA VALENCIA DI ANNI FA
E anche nel "Paseo de la Alameda" ricordo la fiera di luglio, la battaglia di fiori e questo padiglione cosí sorprendente per una bambina, aveva specchi, scale, tappeti... Da tempo è scomparso.
martedì 15 gennaio 2008
La Lleida che non c'è
lunedì 14 gennaio 2008
LA CITTÀ CAMBIA FACCIA
come ben sapete, le città crescono, cambiano, si adattano ai nuovi tempi e ai nuovi abitanti. Troviamo macchine dove prima non c’erano, spuntano zone pedonali, palazzi nuovi, i palazzi vecchi vengono ristrutturati, crescono gli alberi, cambia il centro e la periferia si allarga…
Insomma il paesaggio urbano cambia, ma anche il paesaggio umano, con tutte le nuove persone che arrivano e che fanno parte della nuova città.
Sicuramente avete dei ricordi dei tempi della vostra infanzia, avete dei luoghi della memoria che ora sono diversi. Molti di voi ci avete già spiegato di dove siete e come sono le vostre città, ma oggi vi proponiamo di spiegarci quanto e come sono cambiate.
Ecco la nostra proposta: In che cosa è cambiata la vostra città? Cosa c’era prima che ora non c’è più? Quali sono state le novità? Cosa vi piaceva di più prima? Cosa preferite così come è oggi?
La casa
Poiché è permesso sognare, a me piacerebbe abitare nel Palais de l’Élysée di Parigi oppure nel Palacio de Miraflores di Caracas, con la compagnia femminina accanto che hanno i suoi attuali locatari. Ma quando la sveglia suonerà, dovrò accontentarmi con quest'altra casa:
C'era una casa molto carina,
senza soffitto, senza cucina.
Non si poteva entrarci dentro
perché non c'era il pavimento,
non si poteva andare a letto,
in quella casa non c'era il tetto;
non si poteva fare pipì
perché non c'era il vasino lì.
Ma era bella, bella davvero,
in via dei matti numero zero.
Ma era bella, bella davvero,
in via dei matti numero zero.
domenica 13 gennaio 2008
Un saluto da Las Rozas
finalmente ci siamo anche noi! Purtroppo non siamo tutti: mancano Luis, Patricia, Ana, Peder, e.. se dimentico qualcuno, chiedo scusa! Spero che questo sia solo l'inizio e che i qui presenti prendano coraggio e collaborino al Blog.
Intanto complimenti ai partecipanti, a tutti un saluto dalla EOI de Las Rozas!!
Chiara
LA CASA DEI MIEI SOGNI
Penso ad un luogo dove vivere tranquilla. Forse non penso ad un luogo esatto, ma mi vengono in mente parole come albero, fiume, campo...Un luogo dove camminare scalza nelle giornate di sole, andare in bicicletta i fine settimana e osservare le stelle nelle notte d´estate
Sarebbe bello abitare in qualche bel paese in campagna o in montagna, quelli con antiche strade affascinanti, piccole piazze che ancora oggi ci fanno diventare abitanti medievali e bellisimi centri storici che ci lasciano passeggiare fra caffes e botteghe artigianali.
Mi piacerebbe vivere in una casa piccola, accogliente e luminosa con uno spazioso cortile all´interno dove avere delle piante e un tavolo dove fare colazione o leggere sotto l´ombra di un fico. Avere un piccolo terreno con alcuni alberi fruttiferi sarebbe anche meraviglioso!
Non mi piacciono le case con troppi mobili, non voglio restare tutta la vita fra scope e panni. Preferisco una casa ospitale e pulita.
La casa dei miei sogni e quella che mi lascia godere della natura e della gente che amo
sabato 12 gennaio 2008
LA CASA CHE VOGLIO
La casa che voglio
che il mare la veda
e che alberi da frutta
che me la festeggino.
Che ci porti un cammino
brillante di rugiada
non molto lontana dai pini
che la pioggia rallentino.
Se ho bisogno di riposo
che la luna venga lì
e quando nasca il sole
che il buon giorno mi dica.
Che al tempo dell’estate
annidi la rondine
al bianco della calce ricca
del portico con le api.
Ascoltando la canzone
del contadino che scava
con il salmastro
della marinada.
Che si veda la città
dalla finestra
e s’ascoltino i clamori
di guerra o di festa:
per essere tutto pronto
se arriva una gesta.
Non conoscevo la persona che poteva fare realtà questo sogno ma grazie a una compagna di lavoro ho conosciuto l'architetto ideale. Lui ha voluto conoscerci prima per fare l'alloggio secondo le nostre necessità. E dal primo attimo ha capito bene quello che ci faceva felici. È stato un periodo molto piacevole in cui è nata una vera amicizia.
Dove abitare?
Non ho bisogno di una casa lussuosa, solo di una casa comoda e confortevole con grandi spazi senza molti mobili.
La casa deve essere molto luminosa, mi piacciono le grandi finestre soprattutto se posso guardare fuori un bel paesaggio, mi dispiace moltissimo vedere (avere) il vicino prossimo a me.
Mi sembra molto importante avere una stanza solo per me, per godere del mio tempo libero a casa.
Il giardino è anche imprescindibile, mi piacciono molto le piante e restare fuori quando fa bel tempo.
Posso immaginare la casa tranquilla e anche piena di gente, dipende dal momento del giorno; e anche d’estate, fuori seduta nel giardino respirando l’aria, o in inverno, dentro senza freddo, leggendo un libro accanto alla grande finestra della mia stanza.
domenica 6 gennaio 2008
UN SOGNO
La casa ideale
Il nuovo anno è arrivato, così come i nuovi progetti. Forse fra questi c'è quello di comprare o affittare una casa. Sappiamo che la scelta è limitata, ma sognare è gratis. Il tema che vi proponiamo questa settimana è
Com'è la vostra casa ideale? Dove vi piacerebbe vivere e perché? soli o accompagnati?
Preferite vivere in un monolocale, in un appartamento, una mansarda o un casolare? Pensate forse di meritare un castello? Una villetta sul mare? o vi piacerebbe vivere in montagna? Avete mai pensato di trasferirvi all'estero? In Islanda, Francia, Italia, Alaska...? E poi, vi piacerebbe vivere in centro oppure in periferia? In un paesino o in una grande città?
Come vi abbiamo detto, sognare è gratis, quindi, non risparmiate aggettivi e sostantivi!
venerdì 4 gennaio 2008
Auguri buon anno per tutti
Ciao a tutti... Io sono stato a Natale come ogni anno. Per me, sono vacanze molto familiare perche torno a Salamanca e vedo a molta gente. Per cominiciare, di solito, i miei amici e io facciamo una cena tutti insieme alcuni giorni prima Natale. Il giorno 24 ceno con i miei nonni paterni, e anche con alcuni di i miei zii e i miei cugini. Il giorno dopo, il pranzo di Natale lo faccio con i miei nonni materni, e anche, communque, qui, stanno tutti i zii e tutti i cugini.
Dal 26 al 30 vado via de campeegio con gli scout, questa volta di cuoco, perche già non sto di solito e solo vado per fare un aiuto. Dopo, a Capodanno, ripeto la forma di vedere a mia famiglia: la cena con i miei noni paterni e li altri zii quelli non sono stati l`altro giorno; e il pranzo con i miei nonni materni.
A Salamanca, sono venuti i Rei Magi prima di tempo, ma invence portare carbone, ci hanno portato molti regali a forma di aumento delle tasse. E tutto questo, per paghare i regali dei grandi imprenditori della cittá (per variare, costruttori) al sindaco della città, Julian Lanzarote. Non hanno servuto di niente le manifestazione di mila di persone. Di niente.
Quindi, ho bisogno di andare a Talavera, per tornare al lavoro, perche io già fatto tutti i miei fidanzamenti familiari e per non far arrabiarmi più con la mia città per colpa dil sindaco e tutti quelli lo hanno votato.