mercoledì 30 gennaio 2008

BELLÍSSIMO LIBRO

“El niño con el pijama de rayas” è un romanzo molto carino raccontato per un bambino di nove anni, Bruno, che vive in una casa nuova con la sua famiglia, che ha una recinto troppo alto…

Questo libro no n’è un libro che tu guardi in una libreria e ti lo compri, mà funziona con la passaparola. Tutti quelli che lo legge resta con la mano nella bocca inorridito.

Non fa paura, non c’è sangue, non ci sono mostri, ma è orrendo perché alle volte scordiamo quello che succedò, che il “Furia”… (non posso spiegare più).

“El niño con el pijama de rayas” si ha tradutto a trenta lingue. È il romanzo più interessante che ho letto una settimana fa. Io raccomando che lo leggete.

Arantxa

martedì 29 gennaio 2008

Tirant lo Blanc

Il romanzo Tirant lo Blanc incomincia con le avventure del cavaliere eremita Guillem de Varoic che sconfigge i musulmani delle isole Canarie (sic) che avevano occupato la Gran Bretagna. Questa prima parte dell'opera è ispirata nella vita dell’eroe leggendario inglese Guy of Warwick, popolare in Francia e Inghilterra dal secolo XIII al XVII. Poi, Guillem de Varoic riceve la visita di Tirant, che si dirige verso un torneo in occasione delle nozze del re d’Inghilterra e del quale sarà il vincitore assoluto. Istruito dall’eremita nella cavalleria, Tirant parte con i suoi accompagnanti in Francia e più tardi in Sicilia, per liberare Rodi dell’assedio dei turchi. Un naufragio lo porta al Nord d’Africa, dove avrà una serie di avventure: sarà imprigionato e poi evangelizzerà tutti gli infedeli della zona. Poi va a Costantinopoli e libera l'Impero bizantino della minaccia ottomana. Infine, si sposa con la figlia dell’imperatore bizantino, la principessa Carmesina, la quale aveva tentato di sedurre dalla sua arrivata, e viene nominato Cesare dell’Impero. Il matrimonio muore poco dopo: Tirant vittima di una malattia e Carmesina di dolore per la morte del suo amato.

Mi piace tantissimo quest’opera —ispirata in parte nella vita dell’eroe nazionale di Catalogna Rutger von Blum—, giacché posso leggerla nella lingua classica e perché, inoltre, è completissima —sono cinque o sei romanzi differenti dentro dell’opera—, ha un grande erotismo, la descrizione delle battaglie e dei combattimenti è minuziosa —il sangue scola fra le pagine— e spesso ti fa versare le lacrime dalla bellezza dei passaggi che contiene. L’ho letta sette volte, sempre in state, sulla spiaggia sdraiato al sole. Non mi piacciono affatto le versioni moderne del libro e neanche il film recente.

Questo è letteratura… Comunque, me la sono spassata leggendo, prima in francese e poi in catalano, i “libri” di Dan Brown, ma questo è fast-food.

domenica 27 gennaio 2008

Passaparola

Il successo di un libro dipende quasi sempre dai suoi lettori e il passaparola è uno dei metodi più efficaci per conoscere veri e propri capolavori, libri curiosi, interessanti, originali, ecc. Mandateci le vostre recensioni e i vostri consigli.



  • Quale libro (interessante) avete letto ultimamente?
  • Di cosa parla?
  • Chi l'ha scritto?
  • Perché vi è piaciuto?
  • Avete degli autori preferiti?
  • Avete un genere preferito?
Aspettiamo i vostri consigli su libri in ogni lingua, di tutti i generi e di qualsiasi autore.
E non dimenticate... "LEGGERE È UN'AVVENTURA DEL PENSIERO!" (VIDEO)

P.S.
Ricordiamo agli autori di mettere SEMPRE sotto ai post l'etichetta con la propria SCUOLA di appartenenza.

sabato 26 gennaio 2008

ABITUDINI ALIMENTARIE

Secondo me, le abitudini alimentari si sviluppano nella prima infanzia e penso che in particolare durante l´adolescenza. Le cose che vedi a casa o nella scuola svolgono un ruolo essenziale del rapporto del bambino col cibo e del consumo dei alimenti.

Cosí, gli adolescenti che non conoscono le mode alimentari periodiche volendo della magrezza a tutti i costi, si saltano i pasti e cominciano a sviluppare abitudini alimentari irregolari come l´anoressia e la bulimia.

Per fortuna, durante l´adolescenza i miei genitori hanno considerato importantissimo le buone abitudine alimentari. Da bambina, di solito portavo a scuola a colazione un panino imbottito, ma io preferivo sempre una pasta come le mie amiche, e ricordo che la mia mamma mi diceva sempre che la colazione è fondamentale perché ti fornice energia e contribuisce al miglioramento della concentrazione e del rendimento scolastico, ed mi diceva anche che le mie amiche portavano le paste perché le loro mamma non abbevano tempo per preparagli i panini.

Da piccola, mia madre sapeva che si per caso non mi piaceva qualche cibo, non mi lasciava e mi faceva qualche altro cibo, lei diceva che noi, mio fratello e io, dovevamo mangiarlo. Ricordo quando la mia mamma faceva delle lenticchie, né mio fratello né io le volevamo. Noi piancevamo, e ci incazzavamo, ma a la fine dovevamo mangiarle se volevamo andare a giocare con i nostri amici.

Oggi, tra trenta anni, La ringrazio per tutto lo sforzo che ha fatto con noi perché adesso mangio una dieta equilibrata e prendo una bella colazione.

Marisa

Ristorante a Cornellá de Llobregat. “ El Brot de L´All i Oli”. Tel. 93 475 09 52

Alta cucina catalana

Vi presento il pa amb tomàquet, cioè "pane e pomodoro", la mia specialità culinaria:

Il pane e pomodoro è una delle preparazioni più tipiche della cucina catalana. Consiste in una fetta di pane –tradizionalmente era tostato- bagnata con pomodoro maturo. Ci si aggiunge un filo d’olio d’oliva e sale. A volte si sfrega un aglio sul pane prima di bagnarci il pomodoro.

Era un pasto dei contadini e, tradizionalmente, veniva mangiato con un’aringa sopra. Adesso viene accompagnato con delle salsicce, salame, salame secco, prosciutto, formaggi, acciughe o verdure cotte alle brace.

La base originale del pane e pomodoro erano le fette tostate di pane di campagna. Un tempo, si faceva per fare più commestibile il pane che era rimasto indurito.

Guardate questa mostra d'arte, e buon appetito!

Testo adattato da Wikipedia


Un ristorante di Lleida dove vi leccherete le dita malgrado non vi facciano pane e pomodoro.

la dieta

L’alimentazione è una questione d’educazione, come quasi tutto. Se ci abituammo a mangiare con quattro regole basiche, dopo non abbiamo bisogno di fare delle diete. D’altra parte, fare delle diete non è buono per niente, quando finisci e torni a mangiare normale, ti recuperi tutti quelli chili che hai perso e di più.

Queste norme sono facili.

Prima da tutto si deve mangiare cinque volte ogni giorno, perché?, perché se il corpo prende l’abitudini di mangiare spesso non fa riservi, perché sa che non avrà bisogno di loro, perché riceverà tutto quello che vorrebbe. D’altro, se si mangia cinque volte ogni giorno, quando vai a mangiare non hai tanta fame e mangi tranquillamente quello che devi.

Dopo, è interessante seguire certe regole. Non si deve mescolare la pasta con la proteina, carne e pesce. Se mangi pasta, solo puoi mangiare la pasta, se si vuole mangiare della proteina, prima devi mangiare della verdura o dell’insalata. Non si deve mangiare mai e poi mai della frutta o un altro dessert dopo pranzo o dopo cena, questo si deve mangiare il mattino o la sera. È importante mangiare bene la mattina, prendere dei cereali, il latte...

Se un giorno mangi diverso, non succede niente, quello che è importante è prendere l’abitudine di mangiare così. Ma se un giorno mangi molto a pranzo, è importante cenare, non se può dire: adesso non ceno. No, questo non va bene.


E se fai così, dopo non hai bisogno di fare tutte quelle diete per dimagrire.

Anna



venerdì 25 gennaio 2008

SALVIAMO IL PIACERE DELLA TAVOLA!


Gli allievi di secondo dell'EOI di Sagunt abbiamo fatto i seguenti manifesti e abbiamo fatto una trasmissione radiofonica improvvisata per diffonderli e adesso vogliamo condividerli con voi:

STUDENTE, MANGIA BENE: MENS SANA IN CORPORE SANO
1. Tutti i pasti sono importanti, non saltarli mai.
2. L'acqua è importantissima per eliminare tossine. Bevila!
3. Mangia una volta carne, un'altra volta pasta...un po' di tutto.
4. Dormi 8 ore e non bere tanto caffè.

NON LASCIARTI INVADERE DALL'AMERICA
Siamo nel secolo XXI e la nosta cucina è in grave pericolo, le nostre tradizioni culinarie sono diventate vecchie e antiche. Adesso un fantasma ricorre l'Europa: la nuova cucina americana.
Non lasciare che questo succeda:
- Non andare con i tuoi al fast-food.
- Riscopri il gusto della tavola e mangia tranquillo!
- Compra prodotti tradizionali: verdure e frutte locali.
- Non comprare i pasti congelati.

RISCOPRI LA DIETA MEDITERRANEA
1. Mangia pasti caldi.
2. Cucina con olio d'oliva.
3. Usa prodotti freschi: verdure, ortaggi, frutte...
4. Mangia più volte pesce.
Veramente, sarai più sano.

NON PRIVARTI DEL PIACERE
- Mangia cioccolata.
- Prendi dolci.
- Regalati cioccolatini.
- Beviti un frullato.
Non privarti dei grandi piacere della vita, prendi zucchero, ma magialo con moderazione, il corpo ne ha bisogno. Sempre fai in tempo a bruciarlo tutto in palestra!!

MANGIA BENE: MANGIARE È UN PIACERE
Mangia le verdure, sono buone per la salute.
Bevi il latte, è buono per le ossa.
Leggi le etichette per sapere gli ingredienti, i valori nutrizionali, la data di scadenza, modalità d'uso...
Bevi molta acqua e un po' di vino ai pranzi, è buono per il cuore.
Non mangiare troppo carne e grassi.
RISCOPRI IL SAPORE DELLA BUONA TAVOLA

MANGIARE BENE È VIVERE MEGLIO
* Scegli bene i prodotti che vuoi mangiare.
* Passa del tempo in cucina.
* Fa' attenzione ai piccoli dettagli per fare gradevoli i pasti.
* Godi del piacere della compagnia a tavola.
* Bevi buon vino ed assaporalo.

giovedì 24 gennaio 2008

DURANTE IL NATALE

Io pel Natale no penso nella dieta. A casa mia facciamo le pasti abbastanza normale. Non abusiamo troppo perché son molti giorni alla tavola: la notte buona, il giorno di Natale, la veglione di capodanno…

Mia famiglia e io festeggiamo insieme il Natale. Mio zio mi compra tutto quello che mi piace da mangiare. Sempre mi fa una sorpresa gastronomica.

Ho da confessare che non he fatto mai una dieta perché sono una buona mangiatore e mi piace cucinare, ma intento mangiare sano tutto l’anno: pesce, frutta e moltissima verdura. Mio segreto e fare una colazione completa, un po’ di merenda e un pranzo e una cena leggera. Io consiglio fare almeno cinque pasti.

Da bere sempre mi compro acqua e non consumo mai bevande caloriche.

Arantxa

mercoledì 23 gennaio 2008

natale: nessun problema!



In modo misterioso ogni novembre il mio corpo ha sofferto lo stesso cambio che qualsiasi persona sofferebbe dopo Natale, cosicche quando arrivano le vacanze non ho paura dei chili di più: gia li ho!!!

ma sono tranquila, a casa mia non faciamo grande mangiate e come abbiamo tempo libero (mia madre ed io laboriamo alla scuola) possiamo fare passeggiate lunghe. solamente dobbrai tormentarmi l'impegno che mette la mia suocera alla cucina: invita i sui figli, i suoi nipoti... e prepara mangiare per il doppio di commensali.
quando sono finiti i compromesi gastronomico-famigliare ritorno alla mia routine: insalata di primo, carne o pesce e frutta. questo è la metà de la carta che hanno alla mensa scolare e lo faccio perchè mi piace molto mangiare e mia nonna diceva che "chi mangia con gusto mangia due volte". abbastanza raggione! domandali ai pantaloni!!!
non ho fatto mai una dieta, la farei se qualche volta la salute mi chiede questo ma, per ora preferisco soltanto fare un po' di sport e controllare il cioccolato...

Esercizio e dieta equilibrata


Mi piace molto mangiare sano. È importantissimo mangiare fruta, verdura, carne e pesce, e, sopratutto, evitare i dolci e i cibi fritti.
Faccio una dieta equilibrata tutto l'anno, ma quando arrivano le feste di Natale non posso seguirla più perché mi piaciono molto i dolci di Natale. Allora dopo Natale devo cominciare di nuovo la dieta per eliminare i chili di troppo e mantenermi nello stesso peso.
Ma una dieta equilibrata e sana non è sufficiente, dobbiamo fare anche un po' d'esercizio fisico. Nonostante, devo confessare che non ho molto tempo per farlo, ma quando lo faccio mi sento meglio e la roba mi va bene!!!

martedì 22 gennaio 2008

Cosa mangio?

La verità… questo anno ho fatto il propòsito da mangiare sano, non sono engrassato durante le feste però 34 anni sono molto anni e dobbiamo proteggere il nostro corpo.

Sono un innamorato della buona cucina e mangiare tutto però ho iniziato l`anno abastanza regolare, vi racconto perché a me funziona per trovarme bene:

Fare una buona colazione, aranciata con toast per esempio, un pranzo ricco (cambiare ogni giorno il menù). La sera una cena leggera con frutta, mela, pera, banana. Non faccio spuntini a metà pomerriggio e si lo faccio prendo un yogurt. Modero il consumo di carni e salami, perché mangiaria a tutti ore e non puo essere (vigilare il colesterolo). Mangio pesce al meno due volte a settimana, anche verdura e riduro il consumo di sale.

Ho vietato il consumo di dolci, gelati, creme, cioccolata, ecc. Non lo so sí faccio bene la ripartizione calorica e dei nutrienti peró me trovo bene quando la faccio e sono più agile.

Molto importante anche è che cosa bere! Acqua naturale, evitando bevande zuccherine (coca-cola, sprite, “Fanta”, ecc). La settimana scorsa ho bevuto una coca-cola perché era fine settimana.

Adesso solo mi manca fare tutto lo sport che voglio e non posso farlo perché…. meglio non raccontarlo. Atenzione si mangiate fuori casa è possibile che non sia possibile…

Ristorante a L`Hospitalet de Llobregat per mangiare bene:

Armandos (Rambla Hospitalet).

Buon appetito!

Alfonso

lunedì 21 gennaio 2008

Mangiare bene!!!

Ciao a tutti!
Adesso me piace molto mangiare sano, ma fa due anni che io mangio sano. Avanti io mangiavo soltanto quello che me piaceva: niente di pesce, niente di verdure, molti dolci e quasi tutto il cibo fritto. Fa due anni che mi ho reso conto che c'è molto importante mangiare bene (molte amice mi l'hanno detto), ma non sapevo cuccinare. A poco a poco ho imparato.
Adesso cerco di mangiare tutte le settimane delle legumi, molto pesce, diverse verdure e della carne. Inoltre, dopo il pranzo mangio tutti i giorni della frutta: banane, pere, fragole e molti succi di arancia. Questo della frutta è adesso molto importante per me. Io non mangiavo mai della frutta. Adesso ho sostituito i dolci per la frutta, e mi sento bene.
Questo scambio c'è perché adesso ho molto tempo libero e procuro cucinare quasi tutti i giorni. Leggo molte ricette e mi piace facerle.

domenica 20 gennaio 2008

Mangiar sano (?)



Anno nuovo, vita nuova! Siamo in piena cuesta de enero economica e gastronomica. Dopo le tavolate delle feste di Natale vorremmo sapere alcune cosette sulle vostre abitudini alimentari.
Siete ingrassati durante le feste? Avete pensato alla possibilità di eliminare i chili di troppo? Farete una dieta? Quale?
Se, invece, vi siete comportati bene durante le feste, avete tenuto alla larga i gamberoni e il torrone e i cuscinetti adiposi non vi tormentano, raccontateci se, ad esempio, avete fatto qualche volta una dieta, magari anni fa prima di andare al mare...
E ancora: quali sono le vostre abitudini alimentari? Mangiate di tutto? Dove pranzate?
P.s. per quelli che non rinunciano al piacere della tavola, neppure dopo le scorpacciate delle feste e nonostante i chili di troppo, consigliateci, per favore, un ristorante della vostra città (grazie!).

W le tagliatelle di nonna Pina!

giovedì 17 gennaio 2008

LA VALENCIA DI ANNI FA



Chi ricorda questo palazzo? Se conosci Valencia sicuro che hai visto la fonte che c'è al principio del "Paseo de la Alameda", dietro ci sono i giardini dei "Viveros". Era conosciuto come "el palacio de Ripalda" e è sparito nel 1967. Io vivevo lì vicino e quando passavo davanti avevo una strana sensazione, era veramente come uscito d'un racconto di fate.



E anche nel "Paseo de la Alameda" ricordo la fiera di luglio, la battaglia di fiori e questo padiglione cosí sorprendente per una bambina, aveva specchi, scale, tappeti... Da tempo è scomparso.







E chi ricorda i tram? Questi due sono nella strada del Miguelete, la ricordo così stretta e caotica, lo stesso che la piazza della Madonna con una fonte in mezzo e i tram girandola.








E nell'era dei cellulare chi ricorda le telefoniste? Io ero stupita con la loro abilità e celerità per mettere le spine nel posto corretto.





Adesso c'è una Valencia ben diversa a quella della mia infanzia. Dove c'era il fiume puoi trovare giardini e luoghi per godere, ma ci sono nella città tante macchine, tanto rumore che da anni abito altrove dove posso avere un contatto diretto con la natura e dove posso vivere con più traquillità.

martedì 15 gennaio 2008

La Lleida che non c'è

40 anni fa Lleida era più un paesino che una città. Il nucleo di popolazione era ridotto allo spazio che circondavano le antiche muraglie. Allora, il centro de la vita sociale era il "carrer Major": la gente si distraeva passeggiandoci una e un'altra volta... Lì c'erano i cinematografi: il "Victòria", il "Granados", il "Catalunya", il "Vinyes". Oggi, al suo posto ci sono palazzi di nuova costruzione che albergano negozi vari. Allora esistevano i mercati municipali, quello di “el Plà” di style modernista, quello di Santa Teresa… Oggi sono tutti morti, perché la gente preferisce fare shopping nelle grandi superfici commerciali. In estate si andava alla spiaggia di Lleida, il parco chiamato “Les Basses d’Alpicat”, che oltre agli alberi aveva sette piscine, una delle quali olimpica. Oggi è tutto abbandonato, dopo che hanno stato costrutte piscine in tutti gli quartieri della città la gente ha smesso di frequentarlo.


lunedì 14 gennaio 2008

LA CITTÀ CAMBIA FACCIA

Cari studenti e studentesse,

come ben sapete, le città crescono, cambiano, si adattano ai nuovi tempi e ai nuovi abitanti. Troviamo macchine dove prima no
n c’erano, spuntano zone pedonali, palazzi nuovi, i palazzi vecchi vengono ristrutturati, crescono gli alberi, cambia il centro e la periferia si allarga…

Insomma il paesaggio urbano cambia, ma anche il paesaggio umano, con tutte le nuove persone che arrivano e che fanno parte della nuova città.


Sicuramente avete dei ricordi dei tempi della vostra infanzia, avete dei luoghi della memoria che ora sono diversi. Molti di voi ci avete già spiegato di dove siete e come sono le vostre città, ma oggi vi proponiamo di spiegarci quanto e come sono cambiate.


Ecco la nostra proposta: In che cosa è cambiata la vostra città? Cosa c’era prima che ora non c’è più? Quali sono state le novità? Cosa vi piaceva di più prima? Cosa preferite così come è oggi?





La casa

Poiché è permesso sognare, a me piacerebbe abitare nel Palais de l’Élysée di Parigi oppure nel Palacio de Miraflores di Caracas, con la compagnia femminina accanto che hanno i suoi attuali locatari. Ma quando la sveglia suonerà, dovrò accontentarmi con quest'altra casa:



C'era una casa molto carina,
senza soffitto, senza cucina.
Non si poteva entrarci dentro
perché non c'era il pavimento,
non si poteva andare a letto,
in quella casa non c'era il tetto;
non si poteva fare pipì
perché non c'era il vasino lì.
Ma era bella, bella davvero,
in via dei matti numero zero.
Ma era bella, bella davvero,
in via dei matti numero zero.

domenica 13 gennaio 2008

Un saluto da Las Rozas

Ciao a tutti,
finalmente ci siamo anche noi! Purtroppo non siamo tutti: mancano Luis, Patricia, Ana, Peder, e.. se dimentico qualcuno, chiedo scusa! Spero che questo sia solo l'inizio e che i qui presenti prendano coraggio e collaborino al Blog.
Intanto complimenti ai partecipanti, a tutti un saluto dalla EOI de Las Rozas!!
Chiara

LA CASA DEI MIEI SOGNI


Penso ad un luogo dove vivere tranquilla. Forse non penso ad un luogo esatto, ma mi vengono in mente parole come albero, fiume, campo...Un luogo dove camminare scalza nelle giornate di sole, andare in bicicletta i fine settimana e osservare le stelle nelle notte d´estate
Sarebbe bello abitare in qualche bel paese in campagna o in montagna, quelli con antiche strade affascinanti, piccole piazze che ancora oggi ci fanno diventare abitanti medievali e bellisimi centri storici che ci lasciano passeggiare fra caffes e botteghe artigianali.

Mi piacerebbe vivere in una casa piccola, accogliente e luminosa con uno spazioso cortile all´interno dove avere delle piante e un tavolo dove fare colazione o leggere sotto l´ombra di un fico. Avere un piccolo terreno con alcuni alberi fruttiferi sarebbe anche meraviglioso!
Non mi piacciono le case con troppi mobili, non voglio restare tutta la vita fra scope e panni. Preferisco una casa ospitale e pulita.
La casa dei miei sogni e quella che mi lascia godere della natura e della gente che amo

sabato 12 gennaio 2008

LA CASA CHE VOGLIO


È il nome del poema di Joan Salvat-Papasseit e della canzone di Lluís Llach che mi è venuta in mente quando ho letto la proposta di Xelo. Mi ha accompagnato da anni e secondo me è bellissimo:

La casa che voglio
che il mare la veda
e che alberi da frutta
che me la festeggino.

Che ci porti un cammino
brillante di rugiada
non molto lontana dai pini
che la pioggia rallentino.

Se ho bisogno di riposo
che la luna venga lì
e quando nasca il sole
che il buon giorno mi dica.
Che al tempo dell’estate
annidi la rondine
al bianco della calce ricca
del portico con le api.

Ascoltando la canzone
del contadino che scava
con il salmastro
della marinada.

Che si veda la città
dalla finestra
e s’ascoltino i clamori
di guerra o di festa:
per essere tutto pronto
se arriva una gesta.
Joan Salvat-Papasseit

Dopo avere visuto in dieci case diverse da che sono nata, quando è arrivato il momento di decidere dove e come volevo la mia casa, avevo chiare molte idee: doveva essere in un piccolissimo paese vicino al mare e alla montagna, doveva avere molta luce e spazi aperti, in forma di "L" per vedere da tutte le stanze il giardino interiore con belle piante ed alberi.

Non conoscevo la persona che poteva fare realtà questo sogno ma grazie a una compagna di lavoro ho conosciuto l'architetto ideale. Lui ha voluto conoscerci prima per fare l'alloggio secondo le nostre necessità. E dal primo attimo ha capito bene quello che ci faceva felici. È stato un periodo molto piacevole in cui è nata una vera amicizia.
Le foto sono del disegno della nostra casa, di Salzburgo e di Slovenia tutte e tre scattate da Luis Gil Pellín, il mio carissimo compagno di vita.

Dove abitare?


Mi piacerebbe avere una casa in campagna, non molto lontana della città, in un paese verde vicino alla montagna ma anche, perché non?, non molto lontano dal mare, il nord della Spagna pùo essere un bel luogo.

Non ho bisogno di una casa lussuosa, solo di una casa comoda e confortevole con grandi spazi senza molti mobili.

La casa deve essere molto luminosa, mi piacciono le grandi finestre soprattutto se posso guardare fuori un bel paesaggio, mi dispiace moltissimo vedere (avere) il vicino prossimo a me.

Mi sembra molto importante avere una stanza solo per me, per godere del mio tempo libero a casa.

Il giardino è anche imprescindibile, mi piacciono molto le piante e restare fuori quando fa bel tempo.

Posso immaginare la casa tranquilla e anche piena di gente, dipende dal momento del giorno; e anche d’estate, fuori seduta nel giardino respirando l’aria, o in inverno, dentro senza freddo, leggendo un libro accanto alla grande finestra della mia stanza.
Carolina Tapia Tapia

domenica 6 gennaio 2008

UN SOGNO


Ciao!!!

È la prima volta che scrivo.É un po' difficile.

Voglio dirvi cose sul tema che si deve scrivere.

Io abito a un appartamento in centro della città. Mi piace vivere lì perchè si può andare a fare lo shopping e ho i negozi vicino a me, e si ho dimenticato qualcosa, posso andare e non perdo molto tempo, che è molto costoso.

Mi piace questo, pero sempre penso che quando io sarò ricca (non sarò mai, ma sogno che sì) io avrò molti soldi e mi potrò comprare una casa nel monte perchè mi piace molto la tranquillità, e vedere piovere fuori della casa e noi stare al salone con il fuoco acceso. Molto rilassante.Anche mi piace andare a fare lo sport trekking.

Penso anche mi potrò comprare una casa molto grande alla spiaggia dove,come dice mio padre, ci sono le palme storte, per potere bagnarmi lì in estate con tutta la gente e scoltare il rumore del mare di notte con mio fidanzato accanto a me... Oh, che bello!!



La casa ideale

(Immagine da stockxpert)

Cari allievi, innanzitutto buon anno!
Il nuovo anno è arrivato, così come i nuovi progetti. Forse fra questi c'è quello di comprare o affittare una casa. Sappiamo che la scelta è limitata, ma sognare è gratis. Il tema che vi proponiamo questa settimana è

Com'è la vostra casa ideale? Dove vi piacerebbe vivere e perché? soli o accompagnati?

Preferite vivere in un monolocale, in un appartamento, una mansarda o un casolare? Pensate forse di meritare un castello? Una villetta sul mare? o vi piacerebbe vivere in montagna? Avete mai pensato di trasferirvi all'estero? In Islanda, Francia, Italia, Alaska...? E poi, vi piacerebbe vivere in centro oppure in periferia? In un paesino o in una grande città?
Come vi abbiamo detto, sognare è gratis, quindi, non risparmiate aggettivi e sostantivi!

venerdì 4 gennaio 2008

Auguri buon anno per tutti


Ciao a tutti... Io sono stato a Natale come ogni anno. Per me, sono vacanze molto familiare perche torno a Salamanca e vedo a molta gente. Per cominiciare, di solito, i miei amici e io facciamo una cena tutti insieme alcuni giorni prima Natale. Il giorno 24 ceno con i miei nonni paterni, e anche con alcuni di i miei zii e i miei cugini. Il giorno dopo, il pranzo di Natale lo faccio con i miei nonni materni, e anche, communque, qui, stanno tutti i zii e tutti i cugini.
Dal 26 al 30 vado via de campeegio con gli scout, questa volta di cuoco, perche già non sto di solito e solo vado per fare un aiuto. Dopo, a Capodanno, ripeto la forma di vedere a mia famiglia: la cena con i miei noni paterni e li altri zii quelli non sono stati l`altro giorno; e il pranzo con i miei nonni materni.
A Salamanca, sono venuti i Rei Magi prima di tempo, ma invence portare carbone, ci hanno portato molti regali a forma di aumento delle tasse. E tutto questo, per paghare i regali dei grandi imprenditori della cittá (per variare, costruttori) al sindaco della città, Julian Lanzarote. Non hanno servuto di niente le manifestazione di mila di persone. Di niente.

Quindi, ho bisogno di andare a Talavera, per tornare al lavoro, perche io già fatto tutti i miei fidanzamenti familiari e per non far arrabiarmi più con la mia città per colpa dil sindaco e tutti quelli lo hanno votato.