giovedì 29 novembre 2007

Canarini e criceti



Quando ero piccola, i miei genitori avevano a casa un uccello, un canarino.
L'uccello restava sempre la giornata nel cortile e cantava quando ascoltava rumore. A volte mio padre aveva anche una femmina e allora la famiglia di uccelli diventava numerosa. Mio padre dava i piccoli uccelli alla famiglia, agli amici,... Adesso i miei genitori hanno ancora un uccello.
Una volta, molto tempo fa, qualcuno ha regalato un criceto a mia sorella. Lei aveva l'animale in una gabbia e lo lasciava nel salotto, l'animale non doveva avere freddo. Ma un giorno il criceto ha preso la tendina che era accanto alla gabbia e ne ha mangiata un pezzo. Mia madre si è arrabbiata e ha detto che il criceto doveva restare tutto il tempo fuori. L'animale non è morto di freddo, è morto perché un giorno ha mangiato troppo. I criceti hanno questa abitudine per niente buona.
Adesso, io non ho degli animali a casa mia. In generale mi piacciono abbastanza gli animali, ma averne uno è una responsabilità. Inoltre abito in un appartamento in città, e non mi piace che l'animale resti dentro.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao ragazza del gruppo di Talavera. Come ti chiami? Non sapevo che i criceti potevano morire per mangiare troppo!

Pilar ha detto...

Ciao, un po' triste questa storia del criceto. Mia nipote ha uno che si chiama "Bolita", indovina perché. Qualche volta gli lascia uscire della gabbia per fare un giro ma sempre controlla dov'è. Credo che mangiano molto e alla notte fanno come i ruminanti.
Saluti.